Il turismo in Val di Fassa dopo il Coronavirus

by / 0 Comments / 5615 View / 9 Aprile 2020

Nei primi mesi del 2020 il mondo è stato colpito da una pandemia. Questo lo sanno tutti e tutti sappiamo quello che è successo, quindi non farò un riassunto sulla pandemia, visto che se ne è parlato e se ne sta parlando ancora tanto (è il 9 aprile 2020, mentre sto scrivendo queste righe). Quello che invece non è chiaro a nessuno è quello che succederà nei prossimi mesi, come se ne uscirà e soprattutto quando. In particolare volevo soffermarmi su quello che potrebbe succedere al turismo in genere ed al turismo in Val di Fassa. Non che sia veggente o che abbia delle notizie top-secret, ma ci sono alcuni dati incontrovertibili con i quali si possono tracciare delle linee guida.

In primis, certamente il turismo, non solo qui tra le nostre montagne, ma a livello globale, non sarà più lo stesso. Sicuramente molte cose cambieranno e sicuramente l’impatto sul movimento delle persone sarà negativo, ancora di più di quanto non lo sia stato l’11 settembre. Con l’11 settembre il nemico era visibile, era individuabile, era possibile fermarlo (come è stato fatto infatti), ma il Covid-19 è invisibile, è un nemico molto più insidioso e può colpire chiunque, ovunque, senza preavviso e per ora non ci sono certezze sull’affidabilità di un eventuale vaccino. Da questo si può dedurre che le paure saranno maggiori e ci vorrà molto più tempo per assopirle, quindi le grandi masse di persone che si muovevano da un continente all’altro con aerei, treni e navi avranno una forte ed una netta diminuzione, sicuramente enorme nell’immediato (prossimi mesi) ed ancora molto grande almeno per qualche anno. Scordiamoci quindi per ora i mercati turistici più lontani e concentriamoci sui mercati di prossimità, ove sarà possibile muoversi con mezzi propri. Per buona pace dei promotori della mobilità di massa, si tornerà a circolare di più con la propria automobile, cosa che non cambierà molto per la nostra zona, visto che comunque la Val di Fassa non era servita proprio eccelsamente da mezzi pubblici.

Quindi in Val di Fassa avremo prevalentemente turismo di prossimità, in particolare Italia, ma non soltanto. Abbiamo la vicina Germania, specie la Baviera, ed i tedeschi amano ed ameranno sempre passare le proprie vacanze in Italia. Se vogliamo analizzare l’estate che si sta avvicinando, sicuramente l’avvio sarà lento, anche perché allo stato attuale non si sa ancora quando si uscirà da questa crisi e sicuramente l’uscita sarà lenta e graduale. Giugno è sempre stato considerato un mese di fuori stagione, ma credo proprio che quest’anno lo sarà davvero. Qualche speranza in più ci sarà per luglio, anche se con numeri molto blandi. Non lo hanno ancora comunicato (il governo), ma posso immaginare che tutte le manifestazioni pubbliche saranno annullate. Quindi tutta la parte di turismo legato alle manifestazioni probabilmente in valle non ci sarà. Quindi chi arriverà tra luglio ed agosto? Sicuramente quasi soltanto Italiani, ma non tutti quelli che c’erano gli scorsi anni. Qualcuno non avrà più ferie, qualcuno avrà minor disponibilità economiche ed altri avranno ancora paura. Si potrebbe pensare ad uno slittamento della stagione, che sarà sicuramente più richiesta a settembre rispetto a giugno e magari molti arriveranno in un periodo considerato fuori stagione, ovvero ottobre e novembre, quando potrebbe arrivare anche qualche estero, specie dalla vicina Germania. Sono tutte ipotesi, ma possiamo iniziare a pensarci e non trovarci impreparati. Quello che la gente cercherà, oltre alle montagne, sarà la sicurezza. Un’idea che lancio agli esercenti: cercate di studiare nella vostra struttura come dare questa sensazione per esempio con la sanificazione degli ambienti e delle camere o appartamenti, con la possibilità di avere i pasti nelle camere (per gli alberghi), studiate l’espansione verso spazi esterni (terrazze, zone relax), dotate la struttura di presidi medici sempre disponibili (maschere, gel disinfettante, ecc..) e comunicate fin d’ora sui social e sul vostro sito web che state tutti bene e che vi state preparando all’estate. Si può dedurre che ci saranno limitazioni anche sugli impianti di risalita ed i mezzi pubblici per lo spostamento saranno evitati. Forse più gente in fondovalle?

I visitatori del parco montano Anhui nella provincia Huangshan del 4 aprile – fonte CNN

E’ difficile tracciare ipotesi precise, anche perché, notizia fresca di oggi dalla CNN, si è visto l’effetto del “via libera a tutti”: un parco montano cinese è stato preso d’assalto, tanto che hanno dovuto chiudere gli accessi, visto che già alle 7:48 di mattina era stato raggiunto la capienza massima giornaliera di 20.000 persone. Un effetto molto pericoloso che può vanificare tutti gli sforzi fatti fin’ora. C’è quindi ragione di credere che il nostro governo adotterà delle misure restrittive di assembramento nelle località turistiche di mare e di montagna.

Maggiori incertezze ci saranno per il prossimo inverno. Il virus sarà sconfitto? Per i virologi, no! Quindi grosse mancanze del turista estero? Sono tutti interrogativi che rimarranno tali, almeno in questa prima fase, fino a quando non si inizierà a tracciare un primo andamento sulla lotta contro il Coronavirus. Siamo fiduciosi, ma non per questo impreparati ad un grosso cambiamento nel mondo del turismo che ci sta per stravolgere.

Spero di poter aggiornare positivamente questa prima analisi sul turismo e man mano che raccoglierò nuove informazioni li riporterò qui sul mio blog.

 

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