Expo 2015 … assolutamente da vedere

by / 0 Comments / 238 View / 16 Luglio 2015

Un percorso sensoriale affascinante tra i Padiglioni dell’Expo di Milano

L’ultima volta che ho scritto dell’Expo, mancavano ancora diversi mesi (era gennaio), l’aspettativa era grande e personalmente ero un vero Expottimista. Poi, man mano che la data si avvicinava le notizie sui lavori in ritardo anni luce, gli scandali sulle tangenti, i gruppi anti Expo nati su Facebook e tutte le notizie che si sono sentite sull’esposizione universale hanno decisamente smorzato Expo_130l’entusiasmo iniziale. Appena aperta l’Expo ci sono state manifestazioni pesanti nel centro di Milano con macchine date a fuoco, negozi distrutti ed una città sconvolta, visto che i facinorosi sono riusciti a farla franca e la polizia non è intervenuta per ordini dall’alto. Nei primi giorni dell’esposizione le notizie anti Expo hanno ulteriormente smorzato gli entusiasmi con notizie del tipo “Mangiare all’Expo era proibitivo per i costi eccessivi”, “l’Expo era un colabrodo e cadeva a pezzi”, “Nonostante il tema sia il cibo, non vi era traccia”, “Non si poteva portare l’acqua all’Expo”, addirittura una che diceva che bisognava prenotare pure i bagni … Tutte notizie estremamente negative che mi hanno quasi convinto a dissertare la manifestazione.

Ma volevo vedere con i miei occhi, volevo vedere se tutte queste voci erano vere oppure no, spinto anche da qualche notizia positiva e da chi l’Expo l’aveva visitato e ne era rimasto entusiasta.

Ho quindi visitato l’Expo il 23 giugno 2015 e vi dico subito che ne sono rimasto affascinato e che il 90% delle notizie negative sono bufale. Se dovessi definire in una frase l’Expo 2015 di Milano direi che si tratta di “Un percorso sensoriale tra culture e popoli di tutto il mondo“. E non parlo solo del cibo, ma dell’allestimento dei padiglioni che sono un percorso tra suoni, immagini ed odori, tutte estremamente originali.

Andiamo con ordine ed iniziamo però con l’unico problema riscontrato: l’accesso. E quando parlo di accesso dico tutta la trafila per trovare un parcheggio, raggiungere l’ingresso, varcare i rigidi controlli ai tornelli per poi raggiungere l’inizio dell’Expo vero e proprio. L’EXPO si trova a nord ovest di Milano, per chi conosce la zona, proprio accanto al nuovo quartiere fieristico Milano-Rho. Si può arrivare alla Fiera con la metropolitana, con il treno, in autobus o con la propria macchina. Abbiamo scelto quest’ultimo mezzo e siamo arrivati dall’A1 (Bologna) quindi percorso la tangenziale ovest di Milano. Vi consiglio di studiarvi prima il percorso e decidere dove andare a parcheggiare. Infatti vi sono diversi parcheggi, uno solo vicino all’EXPO, ma praticamente sempre occupato (Merlata) perché ha solo pochissimi posti, quindi scordatevelo. Conoscendo un po’ la zona della Fiera ho optato quindi per cercare un parcheggio lì, ma ho subito incontrato un ostacolo: l’assoluta mancanza di cartelli che indicassero che i parcheggi erano pro EXPO così come l’assoluta mancanza di segnali che indicassero le fermate per la navetta che dovrebbe portare all’ingresso dell’EXPO. Morale, abbiamo girato un bel po’, fino a quando abbiamo incontrato un vigile … c’era la coda per chiedere la stessa cosa, ovvero dove parcheggiare visto che non c’erano cartelli, ripeto non ci sono cartelli, non ci sono cartelli. Il vigile ci ha mandato in un parcheggio completamente desolato, senza indicazioni, senza cartelli, senza macchine, tanto che tutti quelli che vi entravano poi riuscivano. Quindi anche noi, e di nuovo in tangenziale per poi tornare al punto di partenza … a quel punto sono entrato nel primo parcheggio della Fiera Rho (quello vicino all’albergo storto), lì abbiamo lasciato la macchina e di fronte c’era un fermata e guardando bene con la lente di ingrandimento c’era un piccolo cartello che indicava che da lì sarebbero passate le navette.

Vi dico parcheggio quasi vuoto e dopo pochi minuti è arrivata la navetta, anch’essa vuota (visto che non c’erano cartelli … non ci sono indicazioni). L’autobus ha fatto il giro della Fiera (peraltro dei turisti inglesi e spagnoli hanno chiesto se l’autobus portava all’EXPO, ma l’autista non li ha fatti salire perché non avevano parcheggiato lì ma erano arrivati da chi sa dove … poveri turisti … e ripeto l’autobus era vuoto). Fatto il giro della Fiera ci siamo fermati vicino all’accesso della metropolitana Fiera Rho e da lì un centinaio di metri si arriva ai tornelli d’ingresso. Per fortuna non era una giornata affollata e dopo un controllo stile aeroporto, con deposito oggetti in cassetti e passaggio al metal detector, abbiamo varcato i cancelli. Quindi entrati? Ancora no … bisognava oltrepassare il passaggio sopraelevato oltre le linee ferroviarie sopra la stazione Fiera-Rho e poi un passaggio lungo verso il vero e proprio ingresso dell’EXPO (circa un km a piedi). In pratica tra parcheggi, navetta, varco ed accesso vero e proprio abbiamo perso un’ora (e ripeto non era una giornata affollata ed i biglietti li avevamo comprati on-line).

Expo_363Ok, d’ora in poi parlo dell’EXPO vero e proprio e tutto il resto è positivo! 🙂 Abbiamo visitato circa una dozzina di padiglioni (in un solo giorno è difficile vederne tanti e bene). La cosa bella dei padiglioni è che ogni organizzazione ha interpretato il tema a modo suo, in modo veramente originale ed udite udite … in quasi ogni padiglione si mangia! Piatti tipici del paese … quindi dal ristorante Taiwanese alla carne Argentina, dalla Birra Tedesca al piatti tipici Italiani. Si può mangiare sia nei ristoranti, ma anche all’aperto nei tantissimi chioschi che vendono il cosiddetto “street food“. Ed udite udite, i prezzi sono accessibilissimi … dipende poi cosa si mangia … un semplice panino con prosciutto crudo a meno di tre Euro … un hamburger di gamberi con carciofi in pastella e bevanda a poco più di dieci Euro. Insomma anche chi diceva che non c’era da mangiare e che quel poco che c’era costava tantissimo è stato ampiamente smentito. E per l’acqua? Noi ce la siamo portati, è passata dai controlli senza problema, ma con grande sorpresa all’interno dell’EXPO ci sono decine e decine di distributori di acqua fresca sia naturale che gassata completamente gratis. Quindi portatevi le bottigliette vuote se proprio 🙂

Expo_56Veniamo ai singoli padiglioni che mi hanno colpito di più. Il padiglione zero, forse uno dei più grandi, è stato affascinante per il suo percorso sensoriale tra immagini e proiezioni con suoni ovunque. Molto simile e forse ancora più affascinante il padiglione del Cile con suoni ed immagini. Ricordo che tutto era incentrato sul cibo e su come l’uomo e la nazione rappresentata lo gestisce. Bello e simile al paesaggio al quale sono abituato, è stato il padiglione dell’Austria con un vero e proprio bosco, ruscello ed aria nebulizzata all’interno del padiglione. Ed ancora, singolare il padiglione dell’Inghilterra, un grande alveare che ci racconta la vita delle api … percorso sensoriale affascinante. Stupende le colture verticali, una vera e propria novità, visibili all’esterno dei padiglioni di Israele e degli USA. Alcuni dei padiglioni non erano accessibili a meno di stare ore in fila sotto il sole (quindi perdere tempo utile a visitare altri padiglioni), così malgrado la nostra curiosità abbiamo dovuto saltare il padiglione Svizzera (famosa per le sue torri con il cibo da poter prelevare) ed il padiglione Italia famoso per la sua grandezza e comunque perché è il padiglione principale dell’EXPO (sarà magari al prossimo giro). Invece grande sorpresa dei padiglioni meno famosi come quello dell’Azerbaijan che invece è stato uno dei più belli con colori ed idee affascinanti al suo interno. Ancora da segnalare il padiglione della Francia molto curioso e della Polonia molto singolare per il suo giardino in terrazza con enormi specchi che raccoglievano luce e calore dal sole. Più deludente, si fa per dire, il padiglione della Spagna, della Germania, della Cina e degli Usa. Per visitare gli altri padiglioni occorre assolutamente tornarci prima della fine dell’esposizione.

Ecco una galleria dei padiglioni dell’EXPO

Sicuramente l’EXPO 2015 di Milano è da vedere, per la sua originalità, per le tante cose che si vedono, si sentono, si toccano, si assaggiano, perché è in Italia ed è una manifestazione che si ripete soltanto ogni 5 anni sparso nel mondo, quindi mai come ora sarà vicino a casa nostra. Avete ancora tempo fino al 31 ottobre … non mancate.

Ancora qualche consiglio, comprate il biglietto on-line, studiatevi il percorso (almeno un minimo) e scegliete bene come arrivarci. Inoltre preparatevi perché si cammina molto (abbiamo percorso oltre 15 km in un giorno). Buon EXPO a tutti!

 

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