Recentemente ho visitato quattro regioni, che peraltro conosco già da anni e che avevo visitato ed addirittura dove ho vissuto per diverso tempo. Ma questa volta le ho osservate da un’altra ottica, da un punto di vista turistico, di un turista 2.0, forse un po’ esigente. Questa non vuole essere una gara o una sfida tra le regioni, semplicemente alcune piccole osservazioni sul come sono state da me vissute. Anche perchè ogni regione ha qualcosa di diverso da offrire e ci sono mille e mille angolazioni differenti per poterle vedere, così come ci sono mille e mille modi per interpretarle e viverle. Una delle differenze che stanno emergendo sempre di più negli ultimi tempi è che forse ci siamo stufati di fare il turista tipico e ci piacerebbe vivere le regioni come uno del posto, come un indigeno … #Turistaindigeno.
Iniziamo dalla #Romagna (La regione sarebbe Emilia Romagna, ma conosco ed ho visto soltanto la Romagna). Intanto ho partecipato alle #Invasionidigitali svoltesi a #Lugo il 27 aprile e su cui ho già scritto un paio di articoli (Invasioni Digitali a Lugo – Museo Baracca). Una visione insolita della Romagna che tutti conoscono e che solitamente è sinonimo di mare, divertimento, Rimini, discoteche, … Invece c’è tanto altro, da vedere, da visitare, da scoprire e da conoscere. Forse poca attenzione della promozione turistica che è concentrata a riempire le migliaia di strutture ricettive della riviera romagnola? Eppure, per esempio, pochi sanno che #Ravenna per il complesso dei monumenti cristiani è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Insomma, una terra che ha molto da offrire, i cui abitanti sono molto cordiali e intraprendenti. Sicuramente da visitare e non solo per chi ama il mare e la confusione dei suoi litorali, specie nel periodo estivo. La regione è attiva sulla parte Social, ma potrebbe fare di più, comunque molto bene, sicuramente la direzione presa è quella giusta. Anche la cura del territorio è buona, forse in alcuni casi migliorabile, ma visti i tempi ci tocca accontentarci per ora così. Romagnoli comunque sempre intraprendenti: credete di più nel vostro territorio, specie quello meno conosciuto e promuovetelo!
Le #Marche, è una regione che conosco da tanti anni e dove ho vissuto per un certo periodo. E’ una regione che paesaggisticamente ha da offrire molto, grazie alle sue colline, ai borghi medievali, al mare, alla Riviera del Conero, ma che, ahimè, cura poco il territorio. Ho notato un impegno serio della regione nella sua promozione in questi ultimi anni ed anche sul fronte Social, la regione #Marche ci crede moltissimo, quindi buone prospettive per il futuro di questa regione che sotto il profilo turistico è sempre stata sottovalutata, anche dai propri abitanti. E’ abbastanza comune che si sottovalutino le bellezze paesaggistiche e culturali della propria zona, ma ricordiamoci che siamo noi abitanti i primi promotori del proprio territorio. Ma sono spesso le amministrazioni comunali che trascurano il territorio, con strade piene di buche, nessuna segnalazione e valorizzazione di punti panoramici ed altro ancora. Questo già da oltre vent’anni, da quando conosco la regione, e vedo che non è cambiato molto, anzi in certi casi è peggiorato. In ogni caso, le Marche, come tante altre regioni d’Italia, hanno un potenziale nascosto e potrebbero trarre molto di più da un territorio meraviglioso. Comunque bene le Marche, avanti così, sarà sicuramente una regione emergente nei prossimi anni! Alcune FOTO Marche.
La #Toscana, una delle più belle e famose regioni d’Italia, conosciuta molto anche all’estero. Ha già un grosso afflusso turistico, le città d’arte da visitare, il mare, le colline, il cibo e tanto altro, quindi poco da eccepire? Purtroppo no, anche qui qualche tirata d’orecchie. In primis, il vizio sempre più diffuso di far pagare l’ingresso alle chiese … succede a Pisa, a Siena ed altre città ancora, ma ho smesso di frequentarle a questo punto, visto che mi lascia un certo disgusto dover pagare per entrare in un luogo di culto. Ok, sono anche luoghi d’arte, come dei musei, ma a questo punto sconsacratele e trasformate le chiese in musei e non in luoghi di preghiera, dove spesso viene anche vietato di fotografare (anzi sempre) per il solo gusto di vietarlo. Su questo lato molto poco Social e poco attento alle evoluzioni del mondo. Conosco bene anche questa regione, ci ho vissuto oltre due anni e devo notare una certa trascuratezza del territorio, specie di #Pisa, che vedo sempre più sporca, mentre una buona impressione l’ho avuta da #Lucca, più curata, vivibile e cordiale. Diciamo che la Toscana vive sugli allori e si preoccupa poco di migliorare il territorio ed intergarire con i social. Della serie: fino a quando i turisti stranieri arrivano e pagano chi se ne frega … In sintesi, bellissimo territorio, gestione poco furba e smettiamola di far pagare l’ingresso alle chiese, se sono ancora luoghi di culto! FOTO Toscana
La #Liguria è la regione che conosco meno delle quattro e che ho visitato soltanto un paio di volte nel passato. Da un punto di vista paesaggistico, la #Liguria è eccezionale! Mare con scogliere e monti come sfondo. Specie per chi ama il mare più da un punto di vista paesaggistico, piuttosto che balneare. Dal Golfo dei Poeti alle Cinque Terre, il territorio è magnifico. Purtroppo una conseguenza negativa del territorio così particolare si ripercuote sulla viabilità, che risulta difficoltosa, con poche strade, pochissimi parcheggi, tutti a pagamento ed in posti anche impervi. Ma su questo c’è poco da fare. Invece, un punto sul quale si può fare qualcosa e che mi ha lasciato allibito è stato la completa trascuratezza del territorio locale. In particolare, una stradina pedonale che dal nostro albergo a Lerici portava verso il mare: sporca, maleodorante, piena di buche e con il fondo completamente rovinato. In questo caso, la cura e la sistemazione di un tratto pedonale avrebbe un costo certamente minimo per il Comune (almeno la pulizia) con un impatto positivo sul turismo. Nel mio piccolo (ma non credo di essere l’unico), nonostante la bellezza di Lerici, credo di non tornare più a soggiornare presso tale struttura. Altra pecca trovata è la tassa pedonale che si trova alle Cinque Terre per percorrere un breve tratto escursionistico che collega due paesi. E’ la prima volta che mi capita di trovare una richiesta così assurda, addirittura 5 Euro per percorrere il tratto da Vernazza a Monterosso. Se tutte le regioni adottassero questo balzello certe regioni sarebbero come gli Emirati Arabi … penso alla mia #Valdifassa (vediamo, facciamo un po’ di conti … 4 Euro per fare Ciampedie-Gardeccia, 5 Euro per Gardeccia-Vajolet, 6 Euro dal Vajolet al Principe e 7 Euro fino al Re Alberto … ecc…). A conti fatti si tirano su un sacco di soldi 🙂 … sarebbe comunque utopia dalle nostre parti. Anche da un punto di vista Social, vedo la #Liguria poco coinvolta. Quindi un voto eccellente per la bellezza del territorio ed uno scarso per la cura dello stesso (non è comunque l’unica regione d’Italia ad avere questo problema)! FOTO Lerici – FOTO Cinque Terre – FOTO Porto Venere
Tirando le somme, c’è sicuramente da dire una cosa: l’Italia è bella ovunque, tutte le regioni sono peculiari ed hanno ricchezze territoriali da offrire, quindi visitiamola tutta, prima ancora di andare dall’altra parte del mondo. Quella del #turismo può, anzi deve, essere la prima e la più importante industria del nostro Paese, c’è solo da crederci un po’ di più e non parlo solo della politica, ma soprattutto di noi stessi, degli abitanti di questo bel Paese. Torniamo ad essere promotori del nostro territorio, invitiamo i vicini regionali a visitare la nostra regione, invitiamo gli stranieri a scegliere il nostro Paese ed iniziamo a migliorare le cose, almeno le più ovvie e semplici da gestire, come la pulizia delle vie e degli angoli delle nostre città!
Non per fare l’avvocato difensore della “mia” Pisa, ma l’ingresso in Duomo a chi vuole entrare esclusivamente per pregare è ammesso. Ovviamente in questo caso non si può visitare l’intero edificio, ma solo una piccola parte. Questa “formula” è d’altra parte la stessa che ho trovato in un altro paese cattolico, la Spagna, nel mio recente viaggio. La magnifica Cattedrale di Toledo richiede 5 Euro per l’ingresso, ma da una porta laterale si accede a una parte della navata dx, con relativo altare. Addirittura a Cuenca questa possibilità non c’è (e in questo caso anche io non condivido), ma si pagano 3 Euro secchi, tra l’altro senza sconti famiglie e-o studenti.
Capitolo Liguria. Purtroppo è verissimo che c’è poca attenzione per la pulizia, per quel “decoro” urbano che forse a taluni sembra secondario ma non lo è affatto, anche io non tornerei in una struttura se per accedervi devo attraversare una strada sporca e maleodorante. Sulla tariffa delle Cinqueterre secondo me non è sbagliato in se il fatto di mettere un ticket, questi sentieri richiedono una manutenzione veramente mostruosa, è un continuo lavorarci e quindi spendere soldi per mantenerli agibili e relativamente sicuri (anche perchè molti credono di venirci a fare la “passeggiata a mare”, in zoccoli e infradito). Piuttosto trovo sbagliato il sistema di tariffazione, sono 5 Euro sia che tu faccia tutto il percorso, sia che tu faccia solo il collegamento tra due “Terre”, come appunto il Vernazza-Monterosso.
In entrambi i casi non mi sembra comunque giusto. Sono quei balzelli che ognuno di noi si può permettere, ma che per principio mi danno fastidio. Infatti ho smesso di visitare le chiese e sicuramente non pagherò mai 5 Euro per l’escursioncina nelle 5 Terre.
Ho letto che nelle Cinque Terre i parcheggi sono tutti a pagamento. Ma è solo da noi che la legge impone che per ogni parcheggio a pagamento è obbligatoria la presena di uno gratuito? Poi… non parliamo di misure, per metterli a pagamento devono essere grandi e larghi secondo alcune specifiche descritte nel codice stradale.